Michele Ottoveggio
nasce
nel 1978 a Chiari, provincia di Brescia, diplomandosi come geometra
presso un istituto locale.
Si trasferisce a Bologna nel 1997, dove si
laurea al D.A.M.S. con una tesi sull'estetismo dannunziano in
guerra ed in politica, elaborato che gigioneggia tuttora in una delle sue scatole, purtroppo improduttivamente.
Lavora dove e come gli
capita.
Non ha animali, e si
ammazza dalle risate ogni volta che vede un bassotto o un Jack
Russel.
Ha da sempre convissuto con studenti e lavoratori, e quindi
ne conosce speranze e delusioni.
Non ha una casa di proprietà, ma possiede un buon numero di libri, regolarmente impolverati e
disperazione di sua madre e di suo padre.
Quando vuole, cucina
discretamente, fa il pane in casa, la pasta e, alle volte, si diverte
a birrificare a livello casalingo.
Si trova molto bene quando ha la possibilità di andare in Germania e parlare la lingua tedesca, per la quale, benché ancora la stia apprendendo, prova un trasporto emotivo particolare.
Ha avuto anche il piacere di soggiornare per un paio di mesi in Israele.
Attualmente sta frequentando il Corso di Alta Formazione in Editoria per Ragazzi e per librai presso la Cooperativa Culturale Giannino Stoppani di Bologna e, oltre a ciò, ha avuto la fortuna di essere ammesso ai corsi dell'area Non-Fiction della Bottega Finzioni, sempre in Bologna.
Ha scritto un romanzo intitolato Ad
ogni nuova stagione e spera fortemente che non sia l'ultimo.
Ha molti progetti letterari in costruzione e non vede l'ora di portarli a compimento.

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